Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (22-3712)

von Giovanni de Giacomo

an Hugo Schuchardt

Rossano

07. 05. 1905

language Italienisch

Schlagwörter: Dankschreiben Bitte um Empfehlung Universitätsbibliothek Graz D´Ovidio, Francesco Schuchardt, Hugo (1905)

Zitiervorschlag: Giovanni de Giacomo an Hugo Schuchardt (22-3712). Rossano, 07. 05. 1905. Hrsg. von Verena Schwägerl-Melchior (2015). In: Bernhard Hurch (Hrsg.): Hugo Schuchardt Archiv. Online unter https://gams.uni-graz.at/o:hsa.letter.2651, abgerufen am 18. 04. 2024. Handle: hdl.handle.net/11471/518.10.1.2651.


|1|

Chiarissimo Signor Professore!

Sono stato otto giorni a letto, ed ora posso riprendere la penna.

Dal profondo dell’anima mia La ringrazio del dono gentilissimo che ha voluto farmi.1 Le Sue parole – io lo spero! – varranno a farmi trovare un pane per la mia famigliuola; ond’è che sento il dovere di ringraziarLa anche per i miei figliuoli, i quali non finiranno di benedirLa.

Io non conosco la lingua tedesca, ma un mio collega mi ha letto in buona parte, il volume della S.a V.a. Esso sarà accolto con entusiasmo in Italia, poiché il culto per

|2|

Al Chiarissimo Signore Sig.r Professore Dottor Hugo Schuchardt2

Accademico dei Lincei

Graz

|3|

il divino Poeta, cui Ella ha innalzato un inno immortale, è sempre vivo e fecondo.3 Io con trepidazione rivolgo la mia povera parola a Lei; ma mi consenta che Le dica che il Suo volume mi ha commosso. Mi pento se, qualche volta, crucciato per le lunghe sofferenze, ho maledetto il mio Paese. Il mio collega Prof. Dr. Galdi,4 nelle vacanze, mi farà la traduzione del volume, e allora godrò di più.

Se volesse leggere il manoscritto di alcune mie ricerche, non mai fatte, per quanto mi sappia, da altri, mi darei il piacere di spedirglielo. Rimarrà inedito, credo, perché… Un saggio è stato pubblicato da una rivista di Cosenza, e glielo spedisco.5

Se scriverà – perdoni! – al |4|D’Ovidio6 o alla Signora Sua amica di Roma,7 dica, prego, una parola per me. Il D’Ovidio potrebbe farmi concedere un posto in una scuola tecnica pareggiata della provincia di Napoli o di Salerno. Queste scuole molto facilmente cadranno insieme con il municipio. Mi rivolgo a Lei, perché “a tanto intercessor nulla si niega” Ora ci ho il mio sudato diploma: non mi manca che la “virtute amica” che possa sollevarmi. Accolga, chiarissimo Professore, le affezioni dei miei; io m’inchino a Lei e La riverisco.

Di Rossano, 7-V-1905
Dev.mo obbl.mo
Giovanni De Giacomo


1 De Giacomo ringrazia per l’invio dello scritto “An Adolf Mussafia” (Schuchardt 1905). Nella sezione Werkmanuskripte al 17.1.2.7 è conservata una lista di persone a cui Schuchardt mandò il suo lavoro, sulla quale figura anche il nome del De Giacomo (ivi, p.2) che risulta anche tra le persone che Schuchardt ringrazia nel suo lavoro (Schuchardt 1905: 6).

2 De Giacomo usava talvolta indicare sulla seconda pagina il destinatario della lettera. Il testo della lettera stessa continua soltanto a pagina 3.

3 Il riferimento è probabilmente all’immagine di Dante Alighieri sulla prima pagina di An Adolf Mussafia (Schuchardt 1905).

4 Il filologo e latinista Marco Galdi (1880-1936) fu collega del De Giacomo a Rossano tra il 1905 e il 1910.

5 Non è stato possibile rinvenire la pubblicazione in questione tra i libri di Schuchardt conservati presso la Biblioteca Universitaria di Graz.

6 Francesco D’Ovidio (1849-1925), cf. nota 2 alla lettera 5-3695.

7 Con ogni probabilità si tratta di Angela Nardo-Cibele ( https://scienzaa2voci.unibo.it/biografie/481-nardo-cibele-angela) con cui Schuchardt fu in contatto epistolare.

Faksimiles: Universitätsbibliothek Graz Abteilung für Sondersammlungen, Creative commons CC BY-NC https://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ (Sig. 3712)